Incidenti subacquei, quanto conta il fattore umano?
pubblicato il 06 Febbraio 2014 da www.superscuba.it

L’università inglese di Cranfield sta conducendo uno studio sui subacquei per capire quali siano i fattori umani che possono avere maggior peso negli incidenti subacquei e sviluppare così un modello matematico che aiuti a capire meglio perché gli incidenti accadono e quindi prevenirli.

Il modello che la Cranfield University  svilupperà andrà ad integrare quello in uso noto come Human Factors Analysis and Classification System (HFACS)  ideato da Scott Shappell and Doug Wiegmann dell’Istituto di Medicina dell’Aviazione Civile e dell’Università dell’Illinois. Verranno presi in considerazione per la prima volta gli aspetti unici che caratterizzano l’attività di immersione che possono avere un impatto negativo sul comportamento del subacqueo e, analizzando i dati relativi agli incidenti accaduti, si cercherà di capire quali siano state le azioni che in qualche modo hanno  favorito il verificarsi dell’incidente.

Tutti i sub sono invitati a contribuire compilando il questionario online a questo link , le domande richiederanno circa una decina di  minuti e per coloro che completeranno la survey sono in palio anche alcuni premi. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere al responsabile dello studio Gareth Lock all’indirizzo email  g.r.lock@cranfield.ac.uk